Cette critique peut contenir des spoilers
Molto bello e toccante, ma per un italiano alcune cose non sono comprensibili
Veramente toccante come drama, come solo i giapponesi sanno fare. Molto spazio e importanza viene data alla sordità del padre e a come influisce sulle vite sue e della figlia. Nessuno recita sopra le righe sono tutti perfettamente in parte. Il protagonista maschile e interesse amoroso di Shizuka è imbalsamto ma è il suo ruolo quindi ci sta. Non posso dare un voto più alto solo perchè è piuttosto triste a tratti e forse per i motivi sbagliati. La regia mette enfasi su scene che non mi hanno smosso per niente, tipo la catarsi di Shizuka sul fatto che lei sia normale e che si piace com'e è che a me sembra una lezione piuttosto banale che poteva imparare da qualsiasi manga o anime fin ad piccola. E invece non mette l'accento sul padre quando si rende conto che deve laciare andare la figlia....Non lo so. Forse il problema è che come occidentale e soprattutto come italiana non ho potuto empatizzare minimamente sulla problematica principale di Shizuka che non era il fatto che per prendersi cura del padre non ha mai fatto nulla nella vita come viaggi o uscire coi ragazzi, che secondo me invece era una cosa piuttosto importante come rimpianto, invece no, per lei è più grave che la gente la giudichi strana o maleducata perchè li fissa e gesticola. Cosa incomprensibile per me poichè in Italia tutti gesticoliamo sempre quando parlianmo e ci fissiamo negli occhi.
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