Lunga strada per la democrazia e giustizia
Un magnifico film, come lo sono spesso i film basati su fatti realmente accaduti.
Una storia struggente specialmente quando si vorrebbe che la giustizia trionfasse.
L'unica cosa per la quale mi si stringe il cuore: che fine ha fatto quel povero soldato vittima per avere testimoniato la verità. E che fine ha fatto quel dannato torturatore che l'ha avuta vinta.
Questa storia fa ricordare che ancora dopo 25 anni fino ad oggi, dopo 67 anni, le due Coree sono ancora in guerra, purtroppo, dato che non c'è alcun trattato di pace ma solo un armistizio e le armi possono riprendere il fuoco in qualsiasi momento. E' questa aria di tensione che si respira in questa storia.
Strana cosa che chi si dichiara contro la dittatura comunista, per combatterla usa i peggiori metodi della dittatura che vorrebbe scongiurare: arresti arbitrari da parte di forze militari, torture, intimidazioni, processi manipolati, legge del più forte anche nel sistema produttivo oltre che nell'amministrazione pubblica. Mi rendo conto che ancora negli anni ottanta, anche in Corea del Sud, la democrazia e il rispetto dei diritti umani erano ancora lontane anche se in questo caso narrato una grossa conquista fu fatta. Giudicando da altre storie ancora oggi in Corea del Sud esiste la disuguaglianza del trattamento sociale basato sulla ricchezza. Conoscenze, potentati , immunità, considerazione basate prioritariamente sull'avere e non sull'essere.
Una storia struggente specialmente quando si vorrebbe che la giustizia trionfasse.
L'unica cosa per la quale mi si stringe il cuore: che fine ha fatto quel povero soldato vittima per avere testimoniato la verità. E che fine ha fatto quel dannato torturatore che l'ha avuta vinta.
Questa storia fa ricordare che ancora dopo 25 anni fino ad oggi, dopo 67 anni, le due Coree sono ancora in guerra, purtroppo, dato che non c'è alcun trattato di pace ma solo un armistizio e le armi possono riprendere il fuoco in qualsiasi momento. E' questa aria di tensione che si respira in questa storia.
Strana cosa che chi si dichiara contro la dittatura comunista, per combatterla usa i peggiori metodi della dittatura che vorrebbe scongiurare: arresti arbitrari da parte di forze militari, torture, intimidazioni, processi manipolati, legge del più forte anche nel sistema produttivo oltre che nell'amministrazione pubblica. Mi rendo conto che ancora negli anni ottanta, anche in Corea del Sud, la democrazia e il rispetto dei diritti umani erano ancora lontane anche se in questo caso narrato una grossa conquista fu fatta. Giudicando da altre storie ancora oggi in Corea del Sud esiste la disuguaglianza del trattamento sociale basato sulla ricchezza. Conoscenze, potentati , immunità, considerazione basate prioritariamente sull'avere e non sull'essere.
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