Una rara BL di qualità!
Che dire... Splendido. Per tanti motivi.
Dopo una sfilza di BL Drama tristemente brevi, dove la media dei 6/8 episodi da 15/20 minuti l'uno non permette nemmeno la costruzione di una trama vera e propria e tutto si concentra sul rapporto tra i protagonisti, che con l'impostazione di una serie ma le tempistiche di un film devono conoscersi, frequentarsi, dichiararsi, scavalcare ostacoli e vivere per sempre felici e contenti (non necessariamente in questo ordine), spesso il resto della storia è inesistente, frettolosa, incongruente e in certi casi quasi imbarazzante.
"Until we meet again" è un altro pianeta, lontano anni luce. Partendo proprio dalla conformazione della serie: 17 episodi da 45 minuti l'uno.
La storia è ben strutturata, coerente, emozionante. Abbiamo a che fare non con una, non con due ma quasi con tre coppie. Quasi, perchè, oltre a Team e Win, abbiamo Pharm e Dean che si portano appresso la storia passata di Intouch e Korn. Il tema della reincarnazione è l'elemento centrale della serie. Reincarnazione e destino, aggiungerei. E con il destino una serie di coincidenze davvero un po' tanto mirate, ma che visto il risultato non fanno male. Il rating +15 non per scene esplicite o linguaggio volgare, quanto la presenza importante della tematica del suicidio. E qui devo dire che il drama mi ha proprio stupita, con scene molto forti fin dall'inizio, come non mi è mai capitato di vedere in nessun'altra serie, thailandese o coreana che sia. Un primo episodio che investe fin da subito con tutta la drammaticità del passato e tira i fili - è proprio il caso di dirlo - fino al presente, delineando un quadro di partenza nitido, dal quale la storia evolve in modo complesso ma senza passaggi confusi.
Quando prima dicevo che la serie è emozionante, intendevo con la E maiuscola: quella che ti porta a divorare un episodio dopo l'altro, incurante delle ore che passano fino a notte fonda e oltre; quella che ti va ridere, sorridere, sognare e versare fiumi di lacrime come se non ci fosse un domani. Delle tre coppie, quella a cui sono riuscita ad affezionarmi di meno è Korn/Intouch, forse perchè lì il lieto fine - se così lo si può chiamare - ha un retrogusto amaro, e l'emozione permeante è quella del rimpianto. Rispetto ai personaggi, ho trovato Korn un po' troppo distante - nel senso che non sempre riusciva a trasmettere emozioni - e Intouch a volte un po' asfissiante. Decisamente meglio la coppia Dean/Pharm, dove vedo in Dean l'upgrade del personaggio di Korn - tutti i pregi ma meno difetti - e un Pharm dolce quanto basta, ma mai eccessivo. Paradossalmente, la coppia che ho preferito è stata quella secondaria, che ha avuto molto meno spazio, vale a dire Win/Team. Win accattivante e carismatico - basta guardare il sorriso - e Team originale, nel suo essere a tratti quasi buffo, con l'ossessione per il cibo. Ho apprezzato il rapporto che si instaura tra i due perchè è particolare, privo dei soliti - per quanto a volte comunque sempre apprezzabili -clichè. So che a loro è dedicata la serie che fa da seguito, non posso che avere grandi aspettative in merito.
Colonna sonora perfetta per la serie, forse non la metterei tra le mie top OST, ma sicuramente di tutto rispetto.
Dopo una sfilza di BL Drama tristemente brevi, dove la media dei 6/8 episodi da 15/20 minuti l'uno non permette nemmeno la costruzione di una trama vera e propria e tutto si concentra sul rapporto tra i protagonisti, che con l'impostazione di una serie ma le tempistiche di un film devono conoscersi, frequentarsi, dichiararsi, scavalcare ostacoli e vivere per sempre felici e contenti (non necessariamente in questo ordine), spesso il resto della storia è inesistente, frettolosa, incongruente e in certi casi quasi imbarazzante.
"Until we meet again" è un altro pianeta, lontano anni luce. Partendo proprio dalla conformazione della serie: 17 episodi da 45 minuti l'uno.
La storia è ben strutturata, coerente, emozionante. Abbiamo a che fare non con una, non con due ma quasi con tre coppie. Quasi, perchè, oltre a Team e Win, abbiamo Pharm e Dean che si portano appresso la storia passata di Intouch e Korn. Il tema della reincarnazione è l'elemento centrale della serie. Reincarnazione e destino, aggiungerei. E con il destino una serie di coincidenze davvero un po' tanto mirate, ma che visto il risultato non fanno male. Il rating +15 non per scene esplicite o linguaggio volgare, quanto la presenza importante della tematica del suicidio. E qui devo dire che il drama mi ha proprio stupita, con scene molto forti fin dall'inizio, come non mi è mai capitato di vedere in nessun'altra serie, thailandese o coreana che sia. Un primo episodio che investe fin da subito con tutta la drammaticità del passato e tira i fili - è proprio il caso di dirlo - fino al presente, delineando un quadro di partenza nitido, dal quale la storia evolve in modo complesso ma senza passaggi confusi.
Quando prima dicevo che la serie è emozionante, intendevo con la E maiuscola: quella che ti porta a divorare un episodio dopo l'altro, incurante delle ore che passano fino a notte fonda e oltre; quella che ti va ridere, sorridere, sognare e versare fiumi di lacrime come se non ci fosse un domani. Delle tre coppie, quella a cui sono riuscita ad affezionarmi di meno è Korn/Intouch, forse perchè lì il lieto fine - se così lo si può chiamare - ha un retrogusto amaro, e l'emozione permeante è quella del rimpianto. Rispetto ai personaggi, ho trovato Korn un po' troppo distante - nel senso che non sempre riusciva a trasmettere emozioni - e Intouch a volte un po' asfissiante. Decisamente meglio la coppia Dean/Pharm, dove vedo in Dean l'upgrade del personaggio di Korn - tutti i pregi ma meno difetti - e un Pharm dolce quanto basta, ma mai eccessivo. Paradossalmente, la coppia che ho preferito è stata quella secondaria, che ha avuto molto meno spazio, vale a dire Win/Team. Win accattivante e carismatico - basta guardare il sorriso - e Team originale, nel suo essere a tratti quasi buffo, con l'ossessione per il cibo. Ho apprezzato il rapporto che si instaura tra i due perchè è particolare, privo dei soliti - per quanto a volte comunque sempre apprezzabili -clichè. So che a loro è dedicata la serie che fa da seguito, non posso che avere grandi aspettative in merito.
Colonna sonora perfetta per la serie, forse non la metterei tra le mie top OST, ma sicuramente di tutto rispetto.
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