Cette critique peut contenir des spoilers
Sindrome di Stoccolma? oh yes!
Uno dei drama più brutti che abbia mai visto.
La vera protagonista di questo drama è una madre psicopatica.
Si inneggia alla pietas filiale quando è molto più una sindrome di Stoccolma.
Un'intera famiglia alla mercee delle brame di potere e ricchezza di una madre despota che ha instillato in figli e marito il sacro terrore di dispiacerle o anche solo turbarla.
Lei comanda e tutti scattano sull'attenti.
Anche quando cercano di avere una minima autonomia lo fanno sussurrando e pregandola in ginocchio di consentirglelo.
Arriva a imporle con l'inganno il matrimonio col suo ex (un debole vile) solo perché è ricco.
La protagonista finalmente si ribella un minimo, in piena cerimonia le dice il fatto suo (con pacatezza e garbo) e la madre che, nonostante si sia accorta di essere stata ingannata dalla famiglia dell'aspirante genero, che fa? La schiaffeggia e le dice che non è più sua figlia, se non lo sposa, salvo poi prendersela perché lei fa le valigie.
Le neffandezze che questa donna ha commesso nella sua vita sono indicibili.
Le sue scelte egoistiche hanno reso un inferno l'infanzia del foglio, costretto il marito a farla vivere una vita che non si potevano permettere lamentandosi costantemente di quanto fosse vile e inadeguato, reso la figlia una burattina pronta a sacrificare la sua dignità pur di renderla orgogliosa e rischiando di mandarle in malora la vita e il lavoro costantemente.
Ma tutti che fanno? La venerano come angelo del focolaio.
Un drama che è più una propaganda a valori che sarebbero sani se fossero applicati con amore invece che con regole mirate al predominio classista.
Schifo.
La vera protagonista di questo drama è una madre psicopatica.
Si inneggia alla pietas filiale quando è molto più una sindrome di Stoccolma.
Un'intera famiglia alla mercee delle brame di potere e ricchezza di una madre despota che ha instillato in figli e marito il sacro terrore di dispiacerle o anche solo turbarla.
Lei comanda e tutti scattano sull'attenti.
Anche quando cercano di avere una minima autonomia lo fanno sussurrando e pregandola in ginocchio di consentirglelo.
Arriva a imporle con l'inganno il matrimonio col suo ex (un debole vile) solo perché è ricco.
La protagonista finalmente si ribella un minimo, in piena cerimonia le dice il fatto suo (con pacatezza e garbo) e la madre che, nonostante si sia accorta di essere stata ingannata dalla famiglia dell'aspirante genero, che fa? La schiaffeggia e le dice che non è più sua figlia, se non lo sposa, salvo poi prendersela perché lei fa le valigie.
Le neffandezze che questa donna ha commesso nella sua vita sono indicibili.
Le sue scelte egoistiche hanno reso un inferno l'infanzia del foglio, costretto il marito a farla vivere una vita che non si potevano permettere lamentandosi costantemente di quanto fosse vile e inadeguato, reso la figlia una burattina pronta a sacrificare la sua dignità pur di renderla orgogliosa e rischiando di mandarle in malora la vita e il lavoro costantemente.
Ma tutti che fanno? La venerano come angelo del focolaio.
Un drama che è più una propaganda a valori che sarebbero sani se fossero applicati con amore invece che con regole mirate al predominio classista.
Schifo.
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